Ad ognuno i suoi allenamenti

Elaborato a cura di Roberto Tavola

(Pubblicato sulla rivista “New Volley Time” – periodico mensile)

 

L’esigenza primaria per un allenatore è quella di avere spazi (palestre) e tempi (allenamenti) sufficienti per poter svolgere un programma adeguato alla propria squadra. Ogni squadra ha esigenze diverse che possono variare anche di molto con il variare della composizione della squadra stessa. Basti pensare alle enormi differenze che esistono fra una squadra giovanile ed una di adulti, oppure con la stessa età ma di livello diverso, o ancora la differenza risiede nei diversi obiettivi che ci si pone. Tutto questo a livello metodologico. Poi rientrano nel “calderone” della programmazione anche (e soprattutto) le possibilità pratiche degli spazi-palestra e dei tempi di allenamento, più eventuali variabili. In genere un allenatore nel programmare il lavoro in allenamento deve considerare alcuni aspetti:

· Spazio palestra

· Numero di allenamenti

· Tempi dell’allenamento

· Età dei giocatori

· Livello dei giocatori

· Obiettivi

Non è facile, soprattutto per società che hanno grandi problemi di spazi e tempi, assicurare sempre la giusta programmazione ad ogni squadra. Spesso il tipo di allenamento si deve adattare alle possibilità societarie ed alle situazioni contingenti.

Piacerebbe a tutti gli allenatori poter portare la propria squadra due volte al giorno in palestra, ma è ovvio che questo succede solamente in situazioni d’elite e di professionismo. Invece molti allenatori devono fare i conti a volte con uno o due allenamenti a settimana.

Che tipo di allenamento?

Nella costruzione dell’allenamento occorre fare grossa distinzione in relazione a quanto detto nei punti precedenti.

Nel caso di una squadra giovanile, dove il miglioramento tecnico è l’esigenza predominante, deve essere grande lo spazio dedicato agli esercizi di tecnica individuale. Più il livello dei giocatori è basso maggiore sarà il tempo dedicato a questi esercizi, anche se a volte questo concetto (squadra tecnicamente scarsa = più tempo alla tecnica individuale) toglie tempo alle situazioni di gioco che potrebbero aumentare il risultato agonistico, ma a livello giovanile deve essere fatto.

Nel caso di una squadra di adulti l’aspetto è inversamente proporzionale. Più importanza alla parte fisica ed alle situazioni di gioco rispetto al giovanile, anche se nessuno di questi aspetti deve essere tralasciato.

Vi sono poi le considerazioni di tipo individuale, ma il discorso si potrebbe allargare troppo per poter essere esauriente.

Tre allenamenti la settimana: la situazione più comune

In genere sono tre gli allenamenti settimanali che si hanno a disposizione ed è su questo numero di sedute che concentreremo l’attenzione. La durata delle sedute è in  di due ore. Proveremo a dare una traccia generale sul tipo di allenamenti da svolgere.

· SQUADRA ADULTI (tabella A):

Il primo allenamento è quello più intenso fisicamente. Saranno presenti gli aspetti di preparazione fisica sia di tipo aerobico che di potenziamento muscolare. Nel primo caso, se si è in fase agonistica, è preferibile utilizzare anche la palla con spostamenti in bagher e palleggio o con esercizi continuati di battuta-ricezione. In questo modo si ha la possibilità di “tenere caldo” l’aspetto tecnico senza tralasciare la quota fisica. Il potenziamento muscolare può essere integrato nell’allenamento anche se la situazione migliore è quella (se ne esiste la possibilità) di effettuarlo fuori palestra, sotto una forma più adeguata e controllata. E’ importante dare gradualità nello sforzo, soprattutto se l’intensità degli esercizi successivi sarà elevata. Poi gli allenamenti seguiranno un ciclo che può variare molto in base al periodo dell’anno in cui ci si trova. Da tenere sempre presente l’obiettivo dell’allenamento in sinergia con le esigenze generali. La quota di un tipo di esercizi rispetto ad un altro non è standard. Tuttavia una grossolana indicazione nei tempi può aiutare a gestire meglio gli obiettivi. Nell’ultimo allenamento, specie se svolto il giorno prima della gara, è bene non esagerare dal punto di vista fisico. Esercizi intensi fisicamente e quantità di salti che ogni atleta dovrà effettuare, devono essere dosati  senza creare scompensi. Può essere utile privilegiare degli aspetti tattici che preparino la partita, se non si ha la possibilità di conoscere l’avversario, oliando meccanismi interni alla squadra (gioco con esigenze speciali).

· SQUADRA GIOVANILE (tabella b):

Non ci sono grandi differenze fra i tre allenamenti. Esiste invece una grande differenza di impostazione rispetto ad una squadra di adulti. La componente fisica nel giovanile assume meno importanza di quella tecnica, inoltre il gioco deve occupare una quota più consistente.

Il tempo dell’allenamento da dedicare agli esercizi di tecnica individuale è inversamente proporzionale al grado di abilità tecnica della squadra. Inoltre è buona usanza, quando si devono far eseguire esercizi di tipo aerobico, inserire costantemente la palla anche in fase di riscaldamento o di avviamento motorio. La componente ludica inoltre è fondamentale per la motivazione negli esercizi. Il tutto trasformando continuamente nel gioco il lavoro fatto, per avere un feed back immediato e possibilità di correzione istantanea.

Conclusioni

La formula più corretta per impostare il lavoro settimanale non esiste a priori. In tutti i casi le situazioni contingenti assumono una priorità determinante. Tutto il lavoro in palestra deve però fare capo ad un caposaldo insostituibile: programmazione.

La programmazione, a tutti i livelli, è determinante per ottenere risultati ottimali che possono essere anche quelli non di finalità agonistiche. In effetti l’esercizio che si propone deve riferirsi ad un piano di lavoro più ampio che può comunque essere suscettibile di variazione nelle forme e nei contenuti, ma in intesa con età, livello e tempo dell’intervento.

SQUADRA ADULTI (Tabella A)
TEMPO (MIN) ALLENAMENTO 1 ALLENAMENTO 2 ALLENAMENTO 3
10 Avviamento motorio senza palla

Stretching

Avviamento motorio

Stretching

Mobilità articolare

Avviamento motorio

Stretching

Mobilità articolare

20
30 Mobilità articolare

Esercizi di tipo aerobico senza palla

Esercizi di potenziamento muscolare

Esercizi di tipo aerobico con palla Esercizi analitici di tecnica individuale

sui vari fondamentali

40 Esercizi analitici di tecnica individuale

sui vari fondamentali

50 Esercizi in situazioni di gioco

Esercizi di tipo globale

60 Esercizi in situazioni di gioco

Esercizi di tipo globale

70 Esercizi di tecnica individuale

sui vari fondamentali

80 Gioco

con esigenze speciali

90 Gioco
100 Esercizi in situazioni di gioco

Esercizi di tipo globale

110 Battuta-ricezione
120 Allungamento Allungamento Allungamento
SQUADRA GIOVANILE (Tabella B)
TEMPO (MIN) ALLENAMENTO 1 ALLENAMENTO 2 ALLENAMENTO 3
10 Avviamento motorio senza palla

Stretching e mobilità articolare

Avviamento motorio con palla

Stretching e mobilità articolare

Avviamento motorio con palla

Stretching e mobilità articolare

20
30 Esercizi di tipo aerobico con palla Esercizi di riscaldamento con palla Esercizi di riscaldamento con palla
40 Esercizi di riscaldamento con palla Esercizi analitici di tecnica individuale

sui vari fondamentali

Esercizi analitici di tecnica individuale

sui vari fondamentali

50 Esercizi analitici di tecnica individuale

sui vari fondamentali

60
70
80 Esercizi in situazioni di gioco

Esercizi di tipo globale

Esercizi in situazioni di gioco

Esercizi di tipo globale

Gioco
90
100 Gioco Gioco
110
120 Allungamento Allungamento Allungamento